Gay Erotic Stories

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Questo ê il paradiso? 7¯ parte

by Lukaa73


Rimasi seduto fissando il vuoto finché non mi ricordai che ero a scuola e che dovevo andare alla prossima lezione.

Il resto del giorno passô e io rimasi in uno stato di panico e paura. Ero davvero eccitato al pensiero di stare con Tim questo pomeriggio ma ero anche spaventato che qualcun altro mi avesse scoperto gay.

Finalmente la campanella suonô la fine dell'ultima ora e io potevo andare!! Raccolsi velocemente tutte le mie cose e corsi verso il mio armadietto, poi corsi a prendere il treno. Quando arrivai a casa il mio cazzo era già semi duro ed ero eccitato da morire. Praticamente mi strappai i vestiti di dosso e il mio cazzo duro saltô fuori oltre i confini dei miei boxer colpendomi l'ombelico. Lo afferrai e gli diedi qualche tirata veloce mentre andavo verso la doccia, pensando a quello che speravo sarebbe successo piû tardi quel pomeriggio.

Quando arrivai a casa di Tim erano già le 4.30 e la temperatura stava iniziando a scendere mentre la notte si avvicinava. Suonai il campanello e tirai il cappotto piû vicino al mio corpo per cercare di stare al caldo. Attesi un eternità prima che la porta finalmente si aprisse e Tim apparve con indosso un pantaloncino di viscosa e una t-shirt verde che mostrava i colori della scuola. Uscî e mi raggiunse, gentilmente toccô le mie labbra con le sue e rapidamente infilô la sua lingua nella mia bocca. Il mio cazzo, che era già dritto per conto suo, diventô duro di nuovo mentre Tim rientrava in casa tirandomi per la bocca.

Ci baciammo per qualche minuto nell'ingresso della casa, poi finalmente ci separammo e una sottile traccia di saliva pendeva dalla sua bocca. Scossi la testa e guardai in basso le dure protuberanze che si erano formate nei nostri pantaloni.

"Accidenti quanto spingono quelle teste" dissi mentre lo seguivo in cucina. "Mi dispiace molto per stamattina, ê solo che non sono ancora pronto a dire che sono gay" disse distogliendo lo sguardo da me e aprendo il frigo. "È tutto ok, neanche io credo di essere pronto ad uscire allo scoperto", dissi mentre pensai tra me e me 'sî, ê gay grazie al cielo!'. "Ma sai che Ms Summers lo sa" e spesi i dieci minuti seguenti raccontandogli tutto quello che lei mi aveva detto oggi dopo la lezione.

Tim si sedette su uno sgabello in cucina mordendosi lentamente l'angolo del suo labbro, in quel modo che mi faceva tremare le ginocchia e faceva fare la ruota alla bocca del mio stomaco. Riuscii a percepire che era preoccupato perché lei sapeva, lei sapeva che era Tim che stava con me.

"Non ti preoccupare per quella faccenda, lei ê gentile, mi ha persino detto che ê lesbica e vive con la sua ragazza."

Lui guardô dritto verso di me e disse lentamente e cautamente: "non dirle niente di me, io ho troppo da perdere, non dire una parola riguardo la nostra relazione", i suoi occhi mi stavano fissando intenzionalmente per vedere la mia reazione.

Poi mi afferrô la mano e me la strinse forte; io scossi la testa e gli dissi che non avrei detto niente. Volevo sapere quello che voleva e abbastanza stranamente iniziô a raccontarmelo.

"Guarda, non prenderla nel modo sbagliato Josh, (il mio cuore affondô quando sentii quelle parole ma continuai ad ascoltare), non riesco ad esprimere i sentimenti che provo per te ma penso di amarti, ma dobbiamo stare molto attenti, mio padre mi ucciderebbe se scoprisse che io sono un frocio, e i miei amici i miei amici oh dio..Iniziô a piangere e piccole lacrime scesero lungo i lati del suo volto.

"È cosî ingiusto, perché non posso essere normale come tutti gli altri, perché no, perché non posso essere come tutti gli altri?" Lo tirai tra le mie braccia e lo lasciai piangere sulle mie spalle, le sue lacrime scendevano lungo la sua faccia e scrosciavano sul mio collo. Quando smise di singhiozzare gli baciai dolcemente la fronte e pensai quanto divertente fosse che il ragazzo che amavo cosî tanto, che avevo idolatrato per essere cosî forte e cosî perfetto fosse proprio come tutti noi, con le sue paure e vulnerabilità.

Dopo qualche altro minuto guardô verso l'alto e disse: "mentre siamo a scuola rimaniamo separati l'uno dall'altro e vediamoci fuori dalla scuola, in questo modo nessuno sospetterà niente". Riflettei un attimo e annuii con la testa, non volevo che andasse cosî ma capii come si sentiva. Cosî tremendamente come era nascondere la verità, e io sapevo che difficilmente non mi sarei illuminato ogni volta che l'avessi visto a scuola ma se era questo ciô che voleva io l'avrei fatto. Io amavo Tim cosî tanto e lui aveva detto che amava me.

Ci avvicinammo e le sue labbra si fusero con le mie e iniziammo a baciarci ancora, questa volta lasciai le mie dita vagare per tutto il suo squisito corpo. Le mie dita si fecero strada sotto la sua T-shirt e delicatamente accarezzarono la calda e liscia pelle che copriva il suo addome ondulato. Ad ogni respiro i muscoli del suo addome si contraevano e riuscivo a sentire la potente tensione sotto la morbida ed elastica pelle. Le mie dita pizzicarono leggermente il suo capezzolo destro e lui gemette e fremette mentre la sensazione gli percorreva tutto il tonico e muscoloso corpo.

La mia lingua gentilmente salî verso il suo orecchio dove dolcemente leccai a partire dal lobo in su e attorno, il suo corpo entrô in tensione e in convulsione e il mio cazzo si indurî ancor di piû nei miei pantaloncini e iniziô a pulsare dall'eccitazione per quello che gli stavo facendo. Piccoli gemiti uscirono dalla sua bocca mentre prendevo tutto il suo orecchio nella mia bocca, leccandolo e mordicchiandolo. Lui non resisté piû e tirô il suo orecchio lontano da me e la sua bocca avvolse il mio orecchio, subito iniziai ad ansimare e gemere mentre il mio corpo si afflosciava e poi tornava di nuovo rigido per l'estasi di tutte quelle sensazioni che stavano correndo attraverso il mio corpo e la mia mente.

Tim mi sollevô con le sue forti braccia senza che le nostre bocche si separassero, mi portô su nella sua stanza da letto e mi distese sul letto. La sensazione della sua erezione premuta contro il mio fianco era cosî intensamente erotica.iniziô a spogliarmi iniziando dalle mie scarpe e calze, dopo ogni indumento si sollevava e mi baciava passionalmente poi si toglieva un pezzo del proprio vestiario. Eravamo entrambi nudi e sfregavamo i nostri caldi corpo insieme contorcendoci sul letto dal piacere. La sua lingua viaggiô verso il basso lungo il mio collo arrivando prima ad un capezzolo poi all'altro. Li lavô entrambi con la sua lingua poi li mordicchiô leggermente e ci soffiô sopra. Le mie dita si raggomitolarono e il mio uccello continuava a rimanere in volo sotto le cure orali che Tim mi stava prestando. Percorse ancora un po' di strada verso il basso scorrendo attorno al mio ombelico e lasciando un piccolo laghetto di saliva. Finalmente afferro la mia cappella, che stava già colando di liquido pre-spermatico come un rubinetto aperto, e lo succhiô nella sua calda bocca. Guardai verso il basso per vedere i suoi alti zigomi ai lati del mio cazzo duro e si accorse che lo guardavo, poi chiuse i suoi occhi e provô a prendere tutto il mio cazzo in bocca. I miei fianchi si spinsero in su e giû provando a forzare piû cazzo nella sua rovente bocca, ma non riusciva a prenderne molto, ogni volta che gli andava troppo in profondità nella gola si strozzava e si spostava per respirare.

Ero in paradiso e sembrava che ogni nervo del mio corpo andasse a fuoco. Ero troppo vicino a eiaculare per tutto il baciarci di prima, ma non volevo venire cosî presto. Lo forzai a togliersi dal mio cazzo e lui mi guardô sorpreso e preoccupato come se avesse fatto qualcosa di sbagliato. Sussurrai: "ê il mio turno ora" e ripetei le sue mosse su di lui, mordicchiando i suoi capezzoli facendolo tremare. La mia bocca finalmente trovô il suo cazzo duro e pulsante mentre la aprivo per accogliere quell'invadente mostro. Riuscii a farne entrare circa metà nella mia bocca prima di iniziare a sentire il riflesso del vomito, cosî tornai alla cappella e girai vorticosamente la mia lingua per infiammare ogni parte del suo corpo. Ci muovemmo in tondo in modo che potevamo entrambi succhiare il cazzo dell'altro nello stesso tempo e finalmente scoprii che cos'era il paradiso.

Continuammo cosî per quello che sembrô un'eternità, il gusto e il piacere che ottenevo succhiando il suo cazzo era quasi meglio delle sensazioni che ricevevo da Tim che succhiava il mio. Mi stavo preparando a venire e riuscivo a sentire che anche lui lo era. Per quanto lo amassi non volevo che mi venisse in bocca cosî tolsi il suo cazzo fuori dalla mia bocca e iniziai a maneggiarlo furiosamente e lui fece lo stesso. Il sudore stava gocciolando dalla mia fronte cadendo sul suo cazzo, che era viscido a causa della mia saliva. Improvvisamente la sua cappella si gonfiô e diventô viola scuro e la sua uretra si aprî prima che un enorme esplosione di caldo e cremoso sperma volasse fuori colpendomi sulla guancia. Nello stesso tempo io stesso persi il controllo e il mio orgasmo iniziô.

Tim si districô da me e prese un asciugamano dal pavimento e lo usô per pulire dallo sperma la mia faccia poi la sua. Poi si trascinô sul letto venendomi vicino in modo da unire i nostri corpi e sistemô il piumone sopra di noi per stare al caldo.

Tim stava steso sul letto supino e io mi rannicchiai contro il suo corpo con la testa appoggiata al suo petto stringendolo forte. La sua mano mi accarezzô gentilmente la faccia e io pago mi addormentai stretto al mio super gnoccolone.

Mi svegliai un po' piû tardi con Tim che accarezzava ancora la mia testa, aprii gli occhi e dolcemente lo baciai sulle labbra. Rimanemmo stesi in quel modo per un po' mentre parlavamo delle nostre vite, dei nostri desideri e di ciô che volevamo fare finita la scuola.

Io avevo deciso che non avrei fatto musica all'università ma avrei frequentato il corso di laurea in informatica anche se i miei genitori non erano d'accordo. Tim invece non aveva ancora deciso cosa voleva fare, ma sapeva perfettamente che non voleva diventare un avvocato come suo padre, senza tempo libero per vivere. Stava pensando di studiare arte, cosa che i suoi genitori non avrebbero mai accettato ma cosî ê come va la vita, disse, non puoi fare sempre quello che i tuoi genitori vogliono che tu faccia. Parlammo dei nostri reciproci sentimenti e fui sorpreso di scoprire che si era innamorato di me nello stesso momento in cui io mi ero innamorato di lui, il giorno che mi aveva guardato e io ero svenuto di fronte a lui nello spogliatoio. Gli piaceva il fatto che io ero me stesso e nonostante i ragazzi a scuola mi rendessero la vita un inferno mi comportavo esattamente come ero senza nascondermi dal mondo. Pensai che fosse divertente che queste parole venissero dal ragazzo piû popolare dell'intera scuola. Tim era innamorato di me ma era stato spaventato dai sentimenti che provava e da quello che significavano.

Io avevo accettato da molto tempo di essere gay e mi ero reso conto che nonostante fosse difficile essere gay era ciô che sono e non c'era motivo di nasconderlo. Non ero pronto ad urlarlo dai tetti, ma ero felice di chi e cosa ero, diversamente da Tim che si vergognava ancora molto e avrebbe preferito essere etero e non doversi preoccupare della faccenda. Parlammo e parlammo e parlammo e scoprimmo che avevamo molto in comune. Ogni volta che provavo ad inserire i suoi genitori nel discorso, cambiava argomento e mi resi conto che mi stava nascondendo qualcosa. Sapevo da quello che mi aveva detto che non era vicino ai suoi genitori e che aveva un disperato bisogno di affetto. Sapevo anche che quando avrebbe voluto raccontarmi qual era il problema l'avrebbe fatto.

Guardai l'orologio e mi accorsi che era meglio che andassi a casa o i miei genitori si sarebbero infuriati con me, soprattutto perché gli esami si stavano avvicinando e, dato che era l'anno del diploma, dovevo impegnarmi molto per entrare nel corso universitario da me scelto.

Baciai Tim ancora e ancora finché non dovetti davvero andare. Mi rivestii e perdemmo venti minuti alla porta d'ingresso a salutarci. Lasciai la sua casa al settimo cielo, ero innamorato e lui mi amava! Quando arrivai a casa i miei genitori mi chiesero dove fossi stato e io mormorai qualcosa riguardo l'aver aiutato Tim con alcuni compiti poi entrai in camera mia. Sam aveva chiamato mentre ero fuori cosî la richiamai e le raccontai tutto. Mentre ero al telefono appesi i vestiti scolastici che erano stesi per terra e il pezzo di carta con il numero di Ms Summers che era nel taschino della camicia cadde a terra. Lo raccolsi e lessi il retro: "Se hai bisogno di un'amica chiamami al 998877867 Cass".

Da quando avevo conosciuto Ms Summers non avevo mai saputo che il suo nome fosse Cass e pensai che era simpatico.

Misi il numero di telefono nella mia scrivania e pensai a cosa l'aveva potuta spingere a darmelo. Dopo un po' di compiti entrai nel mio freddo letto e provai ad addormentarmi, ma ero ancora cosî eccitato dal pomeriggio con Tim che il mio cazzo era ancora duro e in tiro. Mi occupai dei miei bisogni poi mi addormentai in un sonno profondo sognando Tim e il suo corpo perfetto, il mio Tim, il mio ragazzo Tim.

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I miei occhi lentamente si spalancavano mentre stavo lî, fermo immobile, sulla porta d'ingresso fissando il volto di Tim mentre le lacrime gli scendevano silenziosamente dalle sue guance perfette sul portico. Ero completamente scioccato e la paura e lo shock dovevano essere ben stampati sulla mia faccia e sul mio corpo che diventô rigido e pesante come un peso di piombo. Tim iniziô a

Questo ê il paradiso? 5¯ parte

Stavo scappando via da un gruppo di ragazzi che mi stavano inseguendo e il mio cuore batteva piû forte rispetto alla velocità delle mie gambe. Continuavo a correre ma non mi stavo allontanando e loro erano sempre piû vicini. Iniziai ad urlare ma dalla mia bocca non usciva un suono, tutto quello che potevo fare era gracchiare un piccolo piagnisteo. Non riuscivo ad allontanarmi di piû ed

Questo ê il paradiso? 6¯ parte

Il giorno successivo il telefono squillô alle 8 am e io scattai verso il telefono e alzai la cornetta con il fiato sospeso sperando che fosse Tim. Ma era qualcuno della chiesa dei miei genitori e chiamai mia madre al telefono. Ciondolai per la casa tutto il giorno aspettando lo squillo del telefono e tutte le volte che lo fece risposi dopo il primo squillo, nella speranza che fosse lui.

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Questo ê il paradiso? 8¯ parte

Le settimane seguenti passarono velocemente e Tim ed io cademmo in una strana routine. Io l'avrei evitato a scuola e se ci fossimo visti avremmo fatto finta di non conoscerci. Fa molto male non poter parlargli o mostrargli i miei sentimenti in pubblico. Accettai tutto ciô perché ero cosî innamorato di lui e non ci pensai molto finché Ms Summers, ehm voglio dire Cass mi chiese come mai

Questo ê il paradiso? 9¯ parte

Tim rimase da me solo una notte e ritornô a casa sua il giorno seguente dopo la scuola. La settimana praticamente volô, nonostante una bella chiacchierata con Nick sull'essere gay e riguardo la sua relazione con Dan. Lui e Dan si vedevano già da un bel po', avevano scoperto di essere entrambi gay quando finirono ubriachi a letto insieme dopo una festa. Stavano insieme un sacco di tempo

Questo ê il paradiso? (1¯parte)

La pelle del suo petto liscio e abbronzato stava grondando di sudore mentre le sue potenti gambe lo spingevano in avanti e lo elevavano in aria. Le sue mani strette attorno alla palla e ripiombô al suolo con un sibilo mentre tutto il suo corpo sobbalzô ed ogni muscolo di quell'atletico figo guizzô. Ero in uno stato di completa meraviglia mentre guardavo Tim giocare una partita sui campi

Questo ê il paradiso? (2¯ parte)

Tim aprî la porta d'ingresso della sua casa e io entrai con il cuore che batteva all'impazzata nel mio petto facendomi sentire la testa come se non fosse attaccata al mio corpo. Si girô, mi sorrise e si tolse i capelli dagli occhi. Io distolsi lo sguardo rapidamente e detti un'occhiata rapida all'ingresso della sua casa e rimasi a bocca aperta, guardandolo mi rendevo conto che l'atrio era

Questo ê il paradiso? (3¯ parte)

All'inizio tutto quello che potevo sentire era la mia testa pulsare e mi sentivo come se il mio intero corpo fosse stato scosso da un bulldozer. La mia bocca era secca e morivo dalla voglia di bere qualcosa per fermare l'insistente bruciore della mia lingua e gola. Aprii gli occhi con cautela e provai a capire dove fossi e perché la sveglia non mi avesse svegliato. Fui salutato dalla vista di una

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Web-04: vampire_2.0.3.07
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