Gay Erotic Stories

Avevo sempre sognato di riuscirci, ma non ne avevo ancora avuto l'occasione. Non mi sembrava vero. Un giorno, parlando del più e del meno, Marco mi raccontava che il suo PC si bloccava in continuazione ed evidenziava dei messaggi molto strani... da lui quasi incomprensibili e di cui non ricordava un'acca. Voleva che lo raggiungessi a casa per dare un'occhiata al computer, per cercare di capire quale fosse il motivo di quei messaggi strani. Gli risposi che, probabilmente, sapendo della capacità del suo hard disk, il problema fosse da attribuire alla quantità di spazio libero sul disco, per permettere al sistema operativo di creare il file di swap appropriato alle sue esigenze. In ogni caso si era fissato per la lentezza del lettore ci CD-ROM e quindi gli dovevo procurare un lettore più efficiente. Gli proposi un prodotto in buone condizioni che avevo tra i miei materiali di scorta e ne fu entusiasta, al punto che decise anche di farsi procurare una scheda audio di quelle buone, ma economiche. Nel giro di due giorni avevo già procurato tutto l'occorrente che sarebbe servito per aggiornare il computer di Marco, ma non gli avevo detto nulla... anzi, aspettavo che si avvicinasse un giorno in cui non avevo molto da fare, così sarei rimasto più tempo con lui ad ammirarlo mentre lavoravo al computer. Sicuro che il sabato successivo avrei avuto tutto il pomeriggio e la serata libera, gli proposi di incontrarci per il famoso aggiornamento e lui non aspettava altro. Rimanemmo d'accordo che verso le due del pomeriggio lo avrei raggiunto e lui mi avrebbe aspettato. Arrivato a casa sua, mi scaraventai nella stanza in cui c'era la macchina da aggiustare e, nel giro di tre ore, terminata l'operazione di aggiornamento, avevo completato il tutto, ma non bastava... c'era bisogno di un Hard Disk più capiente ed almeno il doppio della memoria RAM installata. In ogni caso non potendo fare altro, Marco mi disse che si era fatto tardi e che avrebbe dovuto raggiungere degli amici intorno alle otto di sera e, invitandomi ad uscire con loro, cominciava a prepararsi per la serata… Io, deluso per come cominciavano ad andare le cose, appurando che sicuramente non c'era nulla da fare, gli risposi che sarei dovuto uscire con delle persone a cui avevo già dato appuntamento e lo avrei solo aspettato che si preparasse per poi andar via insieme... Le mie intenzioni erano invece altre. Volevo, per quel che potevo, ammirare le sue doti, sperando innanzitutto che si cambiasse gli slip davanti a me…, ma, timido com'era , chissà se a stento gli riuscivo ad intravedere le gambe ed i suoi pettorali molto pelosi… ma, udite! Udite!… Ad un certo punto mi chiese se potevo passargli la bottiglietta di profumo che aveva lasciato sul comodino della camera da letto. Pensai, allora, che fosse nudo. Mi scaraventai! Trovai il profumo nel giro di qualche secondo ed entrando nel bagno, lo vidi con l'accappatoio. Mi chiese di uscire perché imbarazzato dalla mia presenza, ma io gli raccomandai che tra ragazzi può capitare che ci si vede nudi, come in palestra, quando fai la doccia… mica ti puoi nascondere? Tra il dire e il fare Marco, come se avesse preso coraggio, timidamente si tolse l'accappatoio, lasciandolo scivolare ai suoi piedi e, in men che si dica, s'infilo gli slip. Forse si è accorto dei miei sguardi? Pensavo tra me e me. Comunque cominciavo a preoccuparmi, perché un'eccitazione improvvisa colpì i miei istinti; la vista, anche se solo per qualche attimo, del suo fallo semi-eretto (forse per lo sfrigolio dell'asciugamano) mi aveva procurato un piacere immenso, e non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo corpo. Un suo sguardo intenso m'impaurì improvvisamente… Ecco! Si sarà accorto che lo stavo sbirciando dalla testa ai piedi... ora potrebbe incazzarsi... invece, nulla! Come niente fosse, Marco uscì dal bagno e si diresse in camera e, finito di prepararsi, mi rinnovò l'invito ed io, un po' indeciso perché nella peggiore delle ipotesi, se non altro, avrei avuto la possibilità di stargli vicino ancora parecchio tempo, rifiutai ancora perché volevo evitare di dare troppo nell'occhio. Lo salutai dicendogli che ci saremmo rivisti non appena sarei riuscito a procurargli l'Hard Disk più capiente di quello che aveva e mi raccomando di non far passare molto tempo, perché il computer gli serviva per lavoro. Continua... Due to international translation technology this story may contain spelling or grammatical errors. To the best of our knowledge it meets our guidelines. If there are any concerns please e-mail us at: CustomerService@MenontheNet