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L'amico Americano

by Egidio


Qualche mese addietro, leggendo la mia posta elettronica mi accorsi di un messaggio proveniente da un mittente a me sconosciuto, lo lessi, e scoprii trattarsi di un ragazzo italoamericano nato e cresciuto negli USA ma originario della mia stessa citta', che desiderava intrattenere con me un rapporto epistolare per sentirsi vicino al suo paese di origine che tanto amava. La nostra corrispondenza si mantenne per alcuni mesi, finquando nel mese di luglio venne in Italia per le vacanze estive e finalmente ci potemmo conoscere, Giuseppe questo e' il suo nome, aveva 19 anni ma ne dimostrava anche meno, basso di statura circa 1 metro e 65, di corporatura minuta, ma fisicamente ben formato, io al suo cospetto sebbene di soli 6 anni piu' grande potevo sembrare suo padre. Nonostante il suo italiano claudicante, riuscimmo a conprenderci, e cosi' disinibito come sono fino a rasentare l'esibizionismo verbale, cominciai ad indagare le sue preferenze sessuali, era un cattolico praticante e parecchi anni di indottrinamento lo avevano convinto che etero fosse bene, omo fosse male, era confuso, sentiva attrazione per gli uomini, ma desiderava pensare a se come ad un eterosessuale, non aveva mai avuto rapporti carnali, e praticava l'autoerotismo molto raramente e con conseguenti sensi di colpa, per la violazione dei precetti religiosi. In conseguenza della sua giovane eta' e della mia esperienza come parlatore non mi ci volle molto ad ammansirlo, il suo timore era il peccato che avrebbe commesso se avesse deciso di soddisfare le sue pulsioni sessuali, in quanto ateo il mio vocabolario non includeva il lemma ''peccato'', cercai allora di convincerlo che nel fare sesso non c'e' nulla di immorale, e che se dio esistesse, non sarebbe certo un voyeur che sta a guardare cosa fanno le sue creature in privato, e punisce quegli uomini che desiderano amarsi. Non so se per la mia oratoria carismatica o perche' eccitato dall'idea di potere soddisfare i suoi intimi desideri sessuali, si decise a fare sesso con me. Gli sbottonai la camicia e gliela tolsi, quindi passai ai jeans, quando fu completamente nudo mi risulto' ancora piu' desiderabile di quanto non mi fosse apparso all'inizio, sebbene il suo aspetto da ragazzino, aveva un corpo da maschio virile, con un pene non molto lungo ma di bell'aspetto e ben proporzionato, e due palle messe li apposta per essere leccate, ma la cosa che piu' mi colpi' era la lanugine che gli ricopriva il corpo, e questo era il massimo per me che sono un estimatore del pelo. Lo feci distendere sul letto e cominciando dai piedi presi a leccarlo e a baciarlo andando via via piu' su, sentivo il mio cazzo turgido che permeva sulla patta dei pantaloni, e fui costretto a liberarlo, quando arrivando al pezzo forte, mi infilai le sue palle in bocca e cominciai a massagiargliele vigorosamente con la lingua. Il suo cazzo aveva ormai raggiunto il massimo turgore e sembrava chiedere di essere ciucciato, cosa che feci immediatamente, aveva un buon odore ed un buon sapore arricchito da alcune goccie di liquido pre-orgasmo. Decisi che era giunto il momento di fargli perdere la verginita' anale, lo misi prono e quindi gli feci sollevare il bacino, il suo orifizio peloso sembrava inviolabile, ma grazie ad un po' di burro il compito fu reso piu' agevole, cominciai a spalmarglielo prima con un dito poi con due e poi con il pene, sulle prime la penetrazione lo infastidiva per l'incontestabile dolore che questa gli provocava, ma proseguendo nei miei affondi i suoi muscoli sfinterici si rilassarono e sembro' gradire molto il mio servizio, la verginita' anale era andata, decisi di violare anche quella orale, postosi supino, mi sedetti sul suo torace, era piacevole sentire la sua peluria solleticarmi il culo, e sollevandogli la testa con le mani gli feci prendere in bocca il mio cazzo, spompinava meravigliosamente, sembrava esperiente, anche se quella era la sua prima pompa, ma forse una delle tante fatte con la fantasia. I miei testicoli a stento trattenevano la sborra, subito raggiunsi un orgasmo di devastante intensita', il mio seme schizzava copiosamente riversandosi sul torace del mio amante. Oramai anche lui non desiderava altro che venire, cominciai a masturbarlo e non dovetti aspettare a lungo per vederlo eiaculare agitandosi tra spasmi di piacere, se il mio seme era abbondante non di meno era il suo, il suo corpo era inondato del liquido lattiginoso da noi prodotto. Mi distesi sul suo corpo, i nostri liquidi seminali si mescolavano e ci impiastricciavano i peli dell'addome e del torace, prendemmo a limonare, finche' dalle parti basse dei nostri corpi arrivarono segnali inequivocabili, di un desiderio rinascente e irrefrenabile, non potemmo resistere per molto, e ripartimmo alla ricerca sfrenata del piacere. Il mio amico aveva ormai perso i suoi freni inibitori, e prese lui l'iniziativa, mi fece mettere a pecora e mi sodomizzo' con tanta energia che sembrava mi volesse spaccare in due, mentre mi inculava pensavo a quanto doveva essere stato sessualmente represso per poter sprigionare una tale foga, credo sia il massimo che si possa desiderare, e speravo che durasse il piu' a lungo possibile. Ma arrivo' il momento dell'orgasmo il suo liquido bollente era andato dappetutto, in parte mi era rimasto dentro lo sfintere, in parte nelle chiappe e con il suo getto potente aveva raggiunto pure la schiena, vedevo il piacere stampato su tutto il suo corpo, una felicita' che mai gli era stata data da quei preti che lo avevano privato del sacrosanto diritto alla sessualita' con le loro norme morali assurde contrarie alla logica ed alla ragione, che questi eunuchi pretendono di definire ''divinamente rivelate'' da un dio che nessuno ha mai visto. Fu di nuovo il mio turno, e mi proposi di farmi succhiare il cazzo in maniera non convenzionale lo afferrai al bacino, lo tenevo con la testa in giu' avendo cura di far arrivare la sua bocca all'altezza del mio fallo, sentivo un delizioso odore di sborra provenire dal suo cazzo che mi inebriava, lui intanto dalla parte opposta era deliziato dalla mia mazza, e calibrando sapientemente i suoi movimenti linguali mi fece venire, sborrai dentro la sua bocca, ma a causa della sua posizione, non riusci' a deglutire il mio succo, che gli fuoriusci' finendogli nel naso e sugl'occhi. Stanchi per le nostre fatiche e insozzati dalle nostre secrezioni, decidemmo di fare un bagno ristoratore, passammo il resto del pomeriggio nella vasca da bagno, con il suo corpo appogiato sul mio, le mie braccia che lo cingevano amorevolmente e le mie mani che scendevano gli sul petto a frugare nel suo vello, abbiamo parlato fino a sera, quando siamo usciti come fossimo due fidanzatini. Dopo avere scoperto i piaceri della carne, il mio amico bacchettone e diventato un piccolo vizioso, non riesce piu' a farne a meno e mi ha fatto promettere che avremmo fatto ancora sesso nei giorni a venire, promessa che mi riesce facile di onorare; siamo all'inizio di luglio, ci aspettano ancora due mesi pieni di pomeriggi all'insegna del piacere sessuale.

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Web-04: vampire_2.0.3.07
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